Nel corso dei secoli, tra i tanti sacerdoti “elevati” al soglio pontificio ben 11 sono stati di origini lombarde: tra questi, quello sicuramente più amato dalla gente (tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Papa Buono”) fu Angelo Roncalli, proclamato poi Papa con il nome di Giovanni XXIII.
Nato da una famiglia contadina a Sotto il Monte (piccolo centro delle prealpi bergamasche), già a 11 anni lasciò il paese natio per entrare nel seminario della vicina Bergamo: brillante studente di teologia, venne ordinato sacerdote nel 1904 a Roma e come primo incarico, gli venne affidato il segretariato della diocesi di Bergamo. Nominato in seguito vescovo, nel 1925 venne inviato quale visitatore apostolico prima in Bulgaria, poi in Turchia e infine in Grecia: durante questi anni (in cui il continente era martoriato dal secondo conflitto mondiale), si distinse per il suo desiderio di dialogo con i rappresentanti delle altre confessioni religiose e come protettore delle minoranze perseguitate (specialmente quella ebraica).
Trasferito in seguito a Parigi, dopo sette anni venne nominato cardinale e (in quello che avrebbe dovuto essere il suo ultimo incarico) fu investito del titolo di Patriarca di Venezia.
Alla morte di Pio XII, incredibilmente il conclave indicò lui come successivo Primate della Chiesa Universale: a causa soprattutto della sua età (77 anni), pochi pensavano che sarebbe riuscito a lasciare un segno nella storia e il suo pontificato, era visto dai più solo come un periodo di “transizione”.
Ma questo pronostico si dimostro del tutto errato: oltre a numerosi gesti eclatanti (il più noto e “imbarazzante” per la curia romana di allora: la messa celebrata nel carcere di Regina Coeli ), si rese autore di ben otto encicliche (tra cui, la più famosa fu la “Pacem In Terris”, scritta quando già era malato in seguito alla crisi dei missili di Cuba, che vide lo stesso pontefice in prima linea nelle reazioni diplomatiche tese a scongiurare l’avvio di un conflitto nucleare tra USA e URSS) e diede il via al Concilio Vaticano II, ponendo basa al dialogo fra l’ancora troppo austera Chiesa Cattolica e il mondo moderno.
Purtroppo, il Papa Buono non ebbe opportunità di vedere i frutti della sua opera: già da tempo malato di un tumore allo stomaco, morì nel 1963, un anno dopo l’indizione del Concilio (il quale fu posto poi a compimento da Paolo VI, un altro dei pontefici lombardi).
Beatificato nel 2000 da papa Giovanni Paolo II, Roncalli venne santificato con lo stesso nel 2014, quale San Giovanni XXIII.